mercoledì 30 giugno 2010

Elementi di base della PNL



La Programmazione Neurolinguistica (PNL) è nata come un modello di come comunichiamo con noi stessi e gli altri. “Comunicare” significa trasmettere e ricevere informazioni.
La PNL è quindi un modello che spiega come processiamo le informazioni che ci arrivano dall’esterno e di come a sua volta il nostro comportamento, stati emozionali e rappresentazioni interne ne vengano influenzati.


LA CREDENZA DI BASE DELLA PNL

La credenza base è che “la mappa non è il territorio“, questa affermazione, significa che quello che pensiamo non è necessariamente quello che è. La mappa sono i nostri pensieri, il nostro modo di vedere il mondo, ed il territorio è il mondo e la realtà esterna.
In altre parole le rappresentazioni interne che ci facciamo riguardo ad un evento esterno non sono necessariamente l’evento stesso.


IL PROCESSO DELLA PERCEZIONE

Per aversi percezione è necessario uno stimolo.
Tipicamente, quello che capita è che c’è un evento esterno... noi lo percepiamo e lo facciamo passare tale avvenimento attraverso i nostri processi interni.
Creiamo così una Rappresentazione Interiore (in abbreviato R.I.) di tale evento.
Ogni rappresentazione che ci facciamo nella mente è accompagnata da uno stato d’animo: si dice che questa rappresentazione interiore si combina con la nostra fisiologia e crea uno “stato interno” (tale termine si riferisce al nostro stato emozionale – possiamo essere felici, tristi, etc…)
La nostra rappresentazione interna contiene anche le nostre immagini interne, i suoni ed il dialogo, e le nostre sensazioni. Uno “stato” è quindi il risultato della combinazione di una rappresentazione interna e di una data fisiologia.

I CANALI SENSORIALI

Nella nostra mente, le rappresentazioni interne sono percepite attraverso i nostri sensi, anche definiti “canali sensoriali”.
Quando immaginiamo, noi vediamo nella nostra mente, udiamo nella nostra mente etc…
Nel caso della percezione, l’evento arriva a noi tramite i nostri canali sensoriali che sono:

VISIVO
Include le cose che vediamo o come qualcuno o qualcosa ci sembra

UDITIVO
Include i suoni, le parole che ascoltiamo e gli elementi paraverbali (tono, ritmo etc…)

CENESTESICO
Sensazioni esterne che includono il tocco di qualcuno o qualcosa, la pressione etc…

OLFATTIVO
Gli odori

GUSTATIVO
il gusto

I primi tre canali (Visivo – Uditivo – Cenestesico) sono i più usati nel prendere le decisioni e nell’analizzare le situazioni consciamente, gli ultimi due (olfattivo e gustativo) sono percepiti in maniera più inconscia.


I PROCESSI MENTALI DI ANALISI DELL’INFORMAZIONE

L’evento esterno arriva attraverso i nostri canali sensoriali ed è “filtrato” — vale a dire che la nostra mente esamina ed opera sulla percezione dell’evento. Mentre processiamo l’evento cancelliamo delle parti, distorciamo, generalizziamo le informazioni che arrivano, sulla base di una serie di elementi che operano da “filtro”.
Si tratta di un processo naturale della mente per evitarci un sovraccarico di informazioni. Tuttavia tale processo avviene inconsciamente e quindi ne rimaniamo influenzati senza rendercene conto.
I processi mentali di filtraggio delle informazioni vengono abitualmente dalla PNL raccolti nelle tre categorie di CANCELLAZIONE – DISTORSIONE – GENERALIZZAZIONE

Cancellazione:
La cancellazione significa attenzione selettiva a certi aspetti della nostra esperienza e non ad altri... che vengono lasciamo "fuori dalla nostra coscienza".
Senza la cancellazione, la nostra mente conscia avrebbe troppe informazioni da analizzare.
Tornate ad un evento che avete vissuto: sicuramente non ricordate tutti le migliaia di dettagli presenti in esso... Questo perchè la nostra mente cancella (a livello della mente conscia) una grande parte delle informazioni che riceviamo.

Distorsione:
La distorsione capita quando facciamo cambiamenti nella nostra percezione della realtà sensoriale. La distorsione ci aiuta nel processo di motivazione. Il quale avviene nel momento in cui modifichiamo parte delle informazioni che ci arrivano dai canali sensoriali. La distorsione è anche la ragione per la quale un evento ci può apparire diverso da quello che è.

Generalizzazione:
Il terzo processo si chiama “Generalizzazione”, e consiste nel trarre conseguenze generali sulla base di due o tre esperienze. Possiamo considerare la generalizzazione anche la maniera con cui impariamo, traendo informazioni dall’esterno e traendo conclusioni.


LE LIMITAZIONI DELLA MENTE CONSCIA

La ragione per cui avvengono questi processi è evitare il sovraccarico di informazioni.
Sono state eseguite sperimentazioni al riguardo, tra le quali ha rilievo la sperimentazione di Miller: il risultato è stato che, normalmente, la mente conscia può analizzare solo 7 +- 2 informazioni contemporaneamente.
Un esempio è nella capacità di contare: posso capire che ho davanti un oggetto senza necessità di contare “uno”, posso capire che ha davanti due oggetti senza necessità di contare “due” e così fino normalmente a 5 o 6. Dopo, per essere sicuro di quanti oggetti ho davanti devo mentalmente contarli.
Questo significa che ad esempio, di una certa situazione tendiamo a ricordare solo alcuni aspetti. C’è una ragione per tutto ciò: se non cancellassimo informazioni continuamente, finiremmo con l’avere troppe informazioni nella mente.
Questa è la ragione per cui le informazioni vengono filtrate.
(e questo ci spiega perchè, ad esempio, le persone non reagiscono in maniera uguale di fronte ad uno stimolo: la differenza di risposta è dovuta proprio alle cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni della mente conscia).


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Fonte: programmazioneneurolinguistica.com