Continuiamo il nostro viaggio meraviglioso nelle potenzialità umane e parliamo del "rapport”.
Il rapport è il processo attraverso il quale si stabilisce e si mantiene un buon rapporto interpersonale di reciproca fiducia e accordo. Al contempo è un momento responsabile e delicato di considerazione.
Ogni giorno ci troviamo in situazioni nelle quali instauriamo rapport con chi ci circonda.
In alcuni casi il rapport avviene spontaneamente, si crea quella sintonia, quel feeling quasi misterioso. Gli studi, condotti su di una serie di videoregistrazioni, hanno dimostrato che in realtà si sono attivati dei meccanismi inconsci che hanno a livello subliminale creato quel rapport immediato. Ad esempio, sicuramente vi sarà capitato di conoscere una persona e, pur senza sapere niente di lei, avete fatto affermazioni del tipo: “A livello epidermico mi è simpatica” oppure “anche se la conosco da poco ci sto bene”.
In alcuni casi il rapport avviene spontaneamente, si crea quella sintonia, quel feeling quasi misterioso. Gli studi, condotti su di una serie di videoregistrazioni, hanno dimostrato che in realtà si sono attivati dei meccanismi inconsci che hanno a livello subliminale creato quel rapport immediato. Ad esempio, sicuramente vi sarà capitato di conoscere una persona e, pur senza sapere niente di lei, avete fatto affermazioni del tipo: “A livello epidermico mi è simpatica” oppure “anche se la conosco da poco ci sto bene”.
Questo avviene quando il rapport si innesca spontaneamente e quindi ci troveremo di fronte a due persone che inconsciamente eseguiranno gli stessi movimenti del corpo, stessa gestualità, stessa andatura durante una camminata, quello che in PNL prende il nome di “Rispecchiamento”.
Chiamiamo “Rapport” una tecnica che raccoglie metodologie ed approcci utili per creare tale stato mentale: la creazione del rapport può non essere a facile, a causa di credenze ed attitudini limitativi.
...Perchè? Mi sono chiesto le prime volte che ho sentito parlare di queste tecniche?
Ma perchè non tutti sono aperti caratterialmente o mentalmente per accettare subito di entrare in sintonia con uno sconosciuto (e parliamo di qualsiasi situazione: ambiente lavorativo, vita quotidiana, occasioni importanti, ecc.)
Quindi, le cause possono essere diverse: carattere, esperienze passate, stati d’animo del momento.
Tali situazioni portano a tempi lunghi per accettare un dialogo sereno con un’altra persona. Possiamo quindi provare ad "accelerare" questi tempi creando un rapport empatico positivo.
Il rispecchiamento è una delle modalità più semplici ed al contempo il punto di partenza per mettersi sulla stessa frequenza del nostro interlocutore ed entrare in un rapporto positivo con esso.
Il rispecchiamento è una delle modalità più semplici ed al contempo il punto di partenza per mettersi sulla stessa frequenza del nostro interlocutore ed entrare in un rapporto positivo con esso.
Empatia... gran bella parola!
In un sistema dove la maggior parte delle persone è concentrata su se stessa... sembra difficile pensare di "entrare nel mondo dell’altro", fare questo sforzo... si, sforzo perchè ad ognuno di noi sarà capitato di esprimere un concetto -per noi semplice -per poi stupirsi del fatto che l'interlocutore non riuscisse a capirci!
...Perchè?
Perchè diamo per scontato che la colpa della "cattiva comunicazione" non fosse da imputare a noi!
Della serie:
"...non sono io che mi spiego male, sono gli altri che non mi capiscono"!
...troppo facile!
Allora? Come procedere...?
Vedremo...
Bye
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